XVIII Seminario Nazionale (Italian National Workshop)
Dall’Ospedale al Territorio, ruolo dei Poliambulatori specialistici, Case della Salute,
Medicina di Base nelle Prevenzione, Monitoraggi sanitari e Riabilitazione
Campagna e Giornate di Prevenzione e Salute
Mercoledì 10 luglio 2024 si è tenuto nell’aula magna dell’Ospedale Pio XI° di Desio un interessante Convegno storico / scientifico al titolo “48 anni dopo il disastro della Diossina – Insegnamenti, evoluzione tecnologica e digitale. Prevenzione” organizzato dal COBAC (Comitato Ovest Brianza Antonio Colombo). Occorre ricordare in apertura il compianto prof. Antonio Colombo, Primario neurologo, nonché sindaco di Nova Milanese per molti anni, che si diede molto da fare insieme all’amico microbiologo Primario di Laboratorio prof. Paolo Moccarelli ancora in vita ormai novantenne, ma estremamente lucido, per l’evoluzione scientifica dell’Ospe-dale di Desio creando già da allora un avanzato Centro Epidemiologico allora assolu-tamente all’avanguardia. Proprio il prof. Moccarelli è stato il “mattatore” della giornata coi suoi preziosi ricordi ed il suo impareggiabile archivio informatico, tra l’altro sempre aggiornato sugli indici tumorali anche a distanza di anni, che è stato un prezioso confronto tra passato e presente. Naturalmente il Convegno si è aperto coi saluti istituzionali. Presenti tutti i Sindaci della zona: Simone Gargiulo Sindaco di Desio, Luca Santambrogio Sindaco di Meda nonché Presidente Provincia Monza e Brianza, Carlo Alberto Tersalvi Presidente ASST Brianza, Federico Romani Presidente Consiglio regionale Lombardia, Gianluca Comazzi Assessore al territorio Regione Lombardia. Tersalvi ha sottolineato l’importanza di questi convegni per conoscenza e presa di coscienza su quanto accaduto, sull’importanza della introduzione del fascicolo sanitario elettronico, sui fondi PNRR che hanno fatto sviluppare la digitalizzazione in tutti gli ambienti pubblici e gli archivi informatici. Considera che tutto ciò ed i devices informatici a disposizione sono da usare bene per finalizzarli ad una politica di prossimità investendo in risorse umane finalizzate. Gargiulo ha ricordato l’inizio della eccellenza del laboratorio del Prof. Moccarelli che a seguito dell’evento diossina, grazie ai fondi regionali, ha potuto digitalizzare tutto il suo laboratorio per poter confrontarsi anche a distanza con Istituzioni scientifiche anche straniere per acquisire dati e monitorali nel tempo. Ciò ci permette oggi di monitorare i lavori della Pedemontana nei lavori di movimento terra alla ricerca di eventuali fattori di rischio non solo ambientali, ma soprattutto sulla salute. Romani ha sottolineato l’importanza delle campagne informative e preventive e dei fondi stanziati per il potenziamento della medicina territoriale, nonché il recente progetto di ristrutturazione dell’Ospedale di Desio da affiancare all’IRCCS San Gerardo e all’ Ospedale di Vimercate per completare il circuito dell’eccellenza briantea. Comazzi plaude allo sviluppo del welfare brianteo e ai temi ambientali emersi. Ricorda che dopo l’evento diossina è stato creato nella zona A altamente inquinata il “bosco delle querce” che è un parco, una area protetta sorta sulle macerie della diossina. Il disastro di Seveso è costato a Regione Lomnardia ben 40 miliardi di vecchie lire e che attualmente la Regione sta stanziando180.000 Euro per il potenziamento della connessione ecologica con altri Parchi limitrofi + 200.000 Euro per la creazione di un percorso museale ad imperitura memoria.
Dopo i saluti si è entrati nel vivo del convegno medico con confronti tra passato ed esigenze future dove hanno parlato tutti i Primari dell’Ospedale Pio XI°. Ha iniziato il prof. Rodolfo Rivera, Primario della Nefrodialisi, per sottolineare il ruolo dell’ospe-dale oggi e domani e le sue attuali carenze. Nel 1976 l’incidente diossina. Da allora l’ospedale di Desio è divenuto un faro per il rinnovamento delle tecnologie e delle cure. Occorre identificare oggi il nuovo ruolo ospedaliero con un modello di sosteni-bilità aziendale istituendo una Commissione salute / ambiente, aperta a tutte le Istituzioni pubbliche, che possa stimolare la dirigenza sanitaria verso obbiettivi vicini alla gente sul welfare. Auspica per il proprio reparto un investimento di “green dialisi” che è un sistema tecnologico di risparmio energetico che riduce l’impatto ambientale. Il Prof. Michele Bombelli, Primario di Medicina da 3 anni, ha introdotto un focus sul Day Hospital come sviluppo della Medicina Territoriale non solo ambulatoriale, ma soprattutto per le prestazioni brevi che non richiedano ricoveri lunghi utilizzando i MAC, ovvero i codici DRG che permettono un rimborso SSN senza ricovero e con abbattimento dei tempi di attesa. Fa l’esempio di anziani con co-patologie che verrebbero trattati multi disciplinarmente senza ricovero con risposta calere su eventuali complicanze. Oggi vi sono 3 priorità: 1) Emergenza / Urgenza da potenziare e supportare con 2 medici di notte senza più specialisti (Es. nefrologi, ortopedici, ecc.) 2) Problemi strutturali – Occorre ampliare il Pronto Soccorso e la Astanteria per l’aumentato afflusso specialmente dopo il Covid-19. 3) Potenziare l’aspetto tecnologico come supporto (Es. un ecografo in PS). Fare inoltre Ricerca (Es. setting su insufficienza respiratoria che evidenzia un numero insufficiente di letti per questa patologia. Su 36 letti di Medicina meno di 1/3 sono per le patologia respiratorie croniche sempre più in aumento. La dott.ssa Valeria Riva, da 7 anni Dirigente del Pronto Soccorso, rileva che una svolta analoga alla diossina per digitalizzazione è stata l’epidemia di Covid-19 che ha rappresentato una maxi-emergenza con maggiori investimenti in informatica, computer e tecnologia. La dott.ssa Tiziana Varisco, primario pediatra per 7 anni, ormai in pensione, rileva il costante impegno del compianto prof Antonio Colombo profuso per il miglioramen-to e la evoluzione degli standard ospedalieri. Dal 1989 i prof. Luciano Riva con Colombo e Moccarelli si sono molto adoperati per la riorganizzazione delle allora USSL e nuova programmazione, antesignane delle attuali ATS e ASST, investendo molto sulla ricerca. Dal 2015 le nuove leggi sanitarie danno ruoli precisi agli Ospedali e al Territorio, ognuno diviso per compiti, ma con percorsi condivisi ed interconnessi (Es. Consultori, pediatri di libera scelta, prevenzione, mettersi in rete) ed invita i medici presenti a continuare sulla via della ricerca e condivisione con l’Università Bicocca, col prof Biondi, col prof Agostoni dell’Università Statale, col prof Montini nefrologo infantile della Clinica de Marchi, così pure per la Pneumologia ed Allergo-logia. Questa è la strada del progresso senza rimanere indietro. Il dr Arienti, Prima-rio ostetrico Ospedale di Desio, ha la sensazione che alla Regione non interessi l’Ospedale di Desio per diminuzione posti letto con tutti casi complessi rinviati ad altri nospedali. Se l’ostetricia è adeguata, purtroppo non lo è la oncologia chirurgica ginecologica che occorre riprogrammare. Il prof Paolo Moccarelli, già sopra menzio-nato, fa breve storia dal 10 luglio 1976 della nube tossica di diossina a Seveso che ha inquinato l’ambiente con il triclorofenolo, il glicole etilenico, lo xilene, jl cloro-fenolo (2° inquinante in natura dopo la tossina botulinica) che dispersi nell’aria sono stati trasportati da nord a sud risparmiando per fortuna la città di Meda. Riassume le decisioni prese allora: 1) Delimitrazione zona A altamente inquinata. 2) Misure TDCC nel suolo. 3) Monitoraggio della popolazione della zona R. 4) Informazione costante alla popolazione. Si è quindi iniziato un monitoraggio a tutto campèo con risultati sorprendenti e spesso inattesi: esiti diversi su animali. Nella cavie e nel ratto distrug-ge reni e fegato. Piante con foglie ingiallite. Sull’uomo al momento nessun effetto, ma 2 mesi dopo a settembre comparsa di cloracne . Si è quindi costituito un Comitato internazionale di esperti con aggiornamenti annuali della situazione sanitaria ed ambientale e report finale fissato nel 1984. Non si sono osservati grandi effetti a riguardo di aborti e asciti, ecc. Nel 1987 il CDC di Atlanta misura la diossina nei reduci del Vietnam per l’uso di defolianti misurata con spettrometro di massa in parti per milione. Contemporaneamente anche la Roche Givodane ha finanziato il più grande esperimento scientifico sui dati di classificazione della popolazione di Seveso ove si trovò che su 56.000 parti per milione solo 10-15.000 parti per milione è stata l’icidenza infausta. Conclusione: l’uomo è più resistente degli animali. Nel 1982 è stata deliberata la Direttiva CEE n°82/51 sull’esperienza della diosiina a Seveso. Ha quindi preso la parola il dr. Stefano Signorini del Laboratorio analisi Osp. di Desio rendendo noto che l’emivita della diossina è di 9 anni nelle donne e 7 anni nei maschi. Negli animali dà impotenza sull’apparato riproduttivo, mentre nell’uomo vi sono effetti ben diversi, ma non la sterilità. Su 456 famiglie moni-torate genetica-mente solo 13 coppie hanno avuto una maggiore incidenza su femmine per minori nascite. Nei maschi sono stati analizzati campioni di liquido seminale a riguardo di minori nascite o sterilità. E’ emerso una diminuzione di spermatozoi , ma non sterilità. Inoltre la diossina è sostanza lipofila che si accumula nel latte materno. Comunque non si sono osservati aumento di aborti spontanei. Conclude la mattinata il prof Paolo Mascagni, Primario della Medicina del Lavoro di Desio, che ricorda che nel 1976 è stato mandato a Desio il Prof Ghezzi, suo predecessore, proprio per aprire la Medicina del Lavoro per monitorare i vari tipi di inquinamento con le più moderne tecniche allora conosciute, impegno che è continuato nel tempo con diversi monitoraggi sugli inquinanti ambientali con impronta tossicolo-gica riguardo ai rischi e nel contempo grande attenzione agli aspetti antropogenici , ovvero alla frazione di morti legati alle classi di rischio. Ad esempio l’inqui-namento domestico da polveri sottili sul particolato che crea gravi patologie respiratorie che si cronicizzano nel tempo. Altro esempio il controllo dell’aria in Valmalenco per la presenza di cave di estrazione di Amianto per la produzione di Eternit attiva dagli anni ’30 agli anni ’80 causa di Asbestosi, grave malattia polmonare che porta a grave insufficienza polmonare attraverso diversi stadi studiati al fibroscopio. Attual-mente i sistemi più moderni del controllo dell’aria prevedono l’utilizzo di Droni, muniti di particolare sensoristica, per il monitoraggio dei gas tossici nelle aree territoriali.
Nel pomeriggio si è passati ad argomenti più tecnici dando spazio alle Aziende che sono state coinvolte nella bonifica, quelle impegnate nello sviluppo della intelligenza artificiale, della sensoristica, lo sviluppo delle Aziende Sanitarie nella creazione di una rete di servizi digitali con lo scopo di assicurare il benessere fisico, psichico, emotivo e i progetti di vita della popolazione, l’integrazione tra i software e i devices a disposizione soprattutto in riabilitazione. Su quest’ultimo argomento sono interve-nuti anche l’AIAS col suo Presidente Gaetano Santonocito che ha rimarcato l’impor-tanza della formazione sui devices, della corretta programmazione informatica per renderli fruibili ed efficaci, sottolineando che ogni disabilità è differente e va studiata per la applicazione sul singolo soggetto disabile. In coda all’AIAS ha parlato il sottoscritto Marco Biffi e il socio Mario Ponticello per la presentazione della nostra Associazione APL, i suoi scopi, le sue realizzazioni e l’impegno nel campo della riabilitazione.
Marco Biffi